Il Vaticano duro con i servizi sociali


COOPERATIVE Il Vaticano attacca l�operato dei servizi sociali di tutta la penisola. Benedetto XVI: io non ci st�, i Figli dell�Italia in mano a dei farabutti bugiardi.


Gli operatori sociali sul piede di guerra: �se fossimo riconosciuti come categoria indiremmo uno sciopero �. E� di ieri la sconvolgente notizia che raggiunge come un pugno nello stomaco la quiete delle famiglie italiane. Siamo nella periferia degradata di Milano, un�operatrice sociale ed il ragazzino passeggiano a pochi metri di distanza. Un trillo ossessivo squarcia il silenzio. E� il telefono cellulare di lei che risponde: �non ora sto lavorando�. Il ragazzino sgrana gli occhi e urla al cielo: �Perch� mi dici di non dire le bugie e te le puoi raccontare?�. Come si dice, una notizia un po� originale non ha bisogno di alcun giornale e vola veloce di bocca in bocca. Il portiere del palazzo davanti al parco vista la scena agghiacciante chiede consiglio ad un parrocchiano, il quale schiacciato daL peso del peccato corre a confessarsi. Il padre confessore, ormai in crisi mistica si confida con la madre superiora e quest�ultima decide di parlarne con uno zio cardinale, ed oggi tuona il Vaticano parole di fuoco contro quegli operatori sociali che dovrebbero educare i figli dell�Italia ed invece li trasformano negli amici degli omosessuali che chiedono di formare famiglie fasulle e dei comunisti miscredenti che fondano il loro agire sulla menzogna e la falsit�. Flebile la risposta dell�operatrice: �Non stavo mentendo, vi sembrer� strano ma il nostro � davvero un lavoro �. Intanto la rete degli operatori sociali non lascia sola davanti alla Chiesa la ragazza: �N� santi n� missionari, siamo lavoratori!�, � la loro risposta risoluta. Ogni giorno a contatto con il dilagare del disagio, additati come la causa della sua mancata risoluzione gli operatori, nel disagio e disagiati a loro volta, sono il pi� delle volte precari ma soprattutto uomini e donne con dei bisogni e dei sogni che vogliono realizzare: �Abbiamo deciso di autorappresentarci con piglio irrequieto e fare sprezzante, tingendoci di fucsia e sorridendo di fronte alle atrocit� che ci vengono di volta in volta presentate. Il nostro dito indice � cresciuto, sino a superare il medio. Abbiamo cessato di raccontare la nostra sfiga per vibrare un potente j�accuse.� E non ci sono sconti. N� verso le cooperative pescecane, odierni caporali che vincono appalti giocando al ribasso sulla loro pelle e su quella di chi fruisce dei loro servizi; n� verso i politicanti sociali annidati negli assessorati e nei ministeri, cos� intenti a proteggere una poltrona da non accorgersi di chi non ha nemmeno una casa in cui mettercela, una poltrona. La storia non finisce qui. L�ultima parola ora spetta alla magistratura e alla santa inquisizione, ma gli amici della lavoratrice sembra siano stati visti acquistare, sconsolati, dozzine di arance da diversi fruttivendoli del quartiere.