La sinistra che erra


Questa due pagine sono interamente autogestite dal quotidiano “il Manifesto” per gentile concessione di City of Gods.


Scusate, senza le scuse ci tagliavano il gas


É sembrato loro doveroso fornirci un'occasione di libera espressione visti gli attacchi indecenti ma da noi umilmente accettati in occasione dell'affaire Mayday.I fatti: il primo maggio 2007, sul Manifesto, escono due pagine-inserto sulla Mayday parade, il primo maggio dei precarie e delle precarie. All'interno, fra decine di contributi, preziosi perché provenienti da chi la precarietà la vive in prima persona, ci sono anche opere di subvertising, ovvero pubblicità modificate. Due riguardavano la Wind e la Cgil. Ciò ha scatenato un fiume di reazioni, lettere di legali, grida stizzite, sedicenti indignazioni e minacce di diverso tipo: come il ritiro degli abbonamenti pagati dalla Cgil al Manifesto, che è come dire tagliare il gas, querele miliardarie capeggiate da avvocati tipo Taormina per la Wind sempre contro il povero Manifesto ecc ecc. E dire che la collaborazione con la Mayday era iniziata sotto i migliori auspici. Ma ora abbiamo l'occasione di raccontare pubblicamente come la pensiamo veramente sulla politica, sulla precarietà, sulla vita, in generale. Grazie a City spiegheremo interessanti retroscena, essenziali per capire in che casino rischiavamo di finire se non ci fossimo profusi in scuse e spiegazioni e ancora scuse. Sia detto senza enfasi retorica: un fatto di democrazia, semplicemente.